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e poi il silenzio

e poi il silenzio
che ad ascoltarlo
non ci si abitua

e poi le foglie
che a vederle muoversi
da distante si sente il fruscio

e poi l’aria
dall’odore frizzante
chiudi gli occhi e sorridi quando la respiri

e poi il cielo
che azzurro così
non lo avevi visto mai

e poi i colombi
che a Piazza Bra brucano le poche briciole
ancora lasciate tra i sanpietrini

e poi i gatti
liberi per le strade
che non sapevano più attraversare

e poi la fila
ordinata
che sembra la Svezia

e poi il pane
fatto in casa
che ti inebria di calore e profumo

e poi i libri
e poi i film
e poi la musica

E poi nessuno
in giro
ad incontrarlo

e poi le notizie
che penetrano
che a sentirle ti fermi

e poi i grafici
che si ingrandiscono
rossi fuoco

e poi l’amico
che lavorava
e ora attende

e poi l’amico
che stava male
e ora di più

e poi le relazioni
calori sospesi
dal freddo on line

e poi i genitori
magari anziani
che speri e preghi

e poi il medico
e poi i volontari
e poi chi aiuta
vite donate
vite prese

E, su tutto, il tempo
dilatato
che a pensarci avevamo perduto






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