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Persona caduta da Ponte Pietra: le incredibili fasi del recupero e del trasporto in elisoccorso

Ore 12:40 circa di sabato 4 dicembre 2021. Le auto sono tutte immobili lungo la via che a Verona collega la zona dell’Università a Ponte Pietra. Io sono in mezzo a loro, ma non c’è verso di spostarsi di un millimetro. Le sirene dietro di me non testimoniano nulla di buono. “Forse c’è un grosso incidente”. Mi sbrigo a mettermi giù di strada per fare passare i soccorsi: sfrecciano i pompieri, sfreccia la polizia. Dopo dieci minuti di coda decido di parcheggiare l’auto e raggiungere casa mia a piedi.

Ed ecco che si presenta la scena: due soccorritori sotto Ponte Pietra, proprio a pelo d’acqua dell’Adige, che cercano di mettere in sicurezza una persona, evidentemente caduta dal Ponte, una quindicina di metri sopra.

I soccorritori sotto ponte Pietra

Mi fermo ad osservare. E a pregare. Attorno a me molti altri che stanno assistendo. Le voci che si sentono sono tutte ad incoraggiare medici, vigili e il ferito: “Dai dai”, “che bravi”, “ce la farà sicuramente”.

In lontananza si sente arrivare l’elicottero di soccorso, direttamente dall’ospedale di Borgo Trento. La situazione è evidentemente grave. Come farà ad atterrare? Non c’è spazio attorno a Ponte Pietra.

Il pilota deve trovare un’alternativa in fretta. L’elisoccorso rimane sospeso in aria per pochi interminabili secondi. L’acqua del fiume viene spruzzata a decine di metri, assieme alle foglie degli alberi attorno. Ora tutto è pronto per aiutare il caduto.

La maestria del pilota fa avvicinare il mezzo volante pian piano verso il luogo della caduta; un medico lentamente sta calandosi con un verricello dall’elisoccorso. Vengono entrambi posati con sensibilità e precisione sul piede dell’arcata di mezzo del Ponte. L’elicottero si sposta e attende sospeso in cielo.

Il medico aiuta gli altri che già erano presenti. Armeggiano con i cavi e avvolgono il caduto rendendo sicuro il prelievo che da lì a poco sarebbe avvenuto.

L’elicottero si riavvicina. Cala nuovamente il verricello con un gancio che viene preso dai soccorritori e il cavo agganciato alla lettiga.

Pian piano medico e lettiga vengono alzati verso l’elicottero: il verricello viene via via avvolto finché non entrano nell’elicottero e messi in sicurezza. L’elisoccorso a tutta velocità si dirige verso l’ospedale.

I passanti iniziano un battimani. Lo faccio anch’io e sento ancora quel “bravissimi i soccorritori, speriamo che riesca a cavarsela il caduto”.

Sono passati 30 minuti più o meno. L’elicottero è ormai distante. Gli automobilisti che nel frattempo erano fermi ad assistere la scena ora riprendono a guardare la strada assieme alla fretta che li accompagna. Tutto ridiventerà normale nel giro di pochi minuti.

Torno a casa a piedi. Un grazie enorme ai soccorritori. Speriamo che tutto vada per il meglio.

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