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“Believe in our victory”. Imprevedibili messaggi dal popolo ucraino

Dopo giorni di silenzio e di preoccupazione, Katrina, di cui ho ho pubblicato i suoi video della guerra ripresi dalla sua casa di Kiev, ha ripreso a scrivere.

Still alive and in Kiev with my mother
We have enough water and food
Believe in our victory

E’ bellissimo sentirla e saperla viva. Ma in questo messaggio c’è un elemento imprevedibile: nonostante abbiano davanti uno degli eserciti più forti al mondo, rimangono a Kiev e credono nella vittoria. Lei che ha 23 anni, una vita davanti se volesse andare altrove. Eppure rimane lì. Cosa sta succedendo un Ucraina?

Questa situazione si spiega con tre imprevedibilità.

La prima imprevedibilità: il tempo

Ho recentemente letto un articolo sul post.it dal titolo: “L’accelerazione della storia, Secondo Anne Applebaum”.

Il suo pensiero riguarda il tempo della storia.

«La storia ha accelerato; l’impossibile è diventato possibile. Gli sviluppi che due settimane fa nessuno immaginava stanno avvenendo con una velocità incredibile»

Anne Applebaum

La giornalista, esperta di questioni russe, sostiene che gli eventi che capitano nel mondo non siano del tutto prevedibili “in quanto – afferma la Applebaumgli stati non hanno interessi che non mutano nel tempo, che si traducono in orientamenti geografici e politici stabili.”

Solo che questa affermazione, valida sempre, ha una diversa attuazione nella guerra che la Russia sta combattendo: il tempo estremamente compresso. In poco più di due giorni la Russia è entrata in Ucraina, in meno di due settimane ha quasi accerchiato Kiev e preso intere regioni ucraine, radendo al suolo città e producendo milioni di sfollati. Due settimane.

Ricordo i miei studi di storia dove le guerre si combattevano in anni, decenni o centinaia di anni. Ricordo l’ultima guerra in Europa, quella della ex Jugoslavia: anni di eccidi.

Ora questa guerra che infiamma l’Europa si combatte in giorni. La stessa agenzia di stampa russa ha erroneamente diramato articoli e video di vittoria sull’Ucraina a soli due giorni dall’attacco, il 26 febbraio.

La Russia sta ripristinando la sua pienezza storica, riunendo il mondo russo, il popolo russo, nella sua interezza di Grandi Russi (russi, ndr), Bielorussi e Piccoli Russi (ucraini, ndr)“.

Agenzia di stampa russa Ria Novosti, 26 febbraio 2022

La Russia quindi si attendeva di prendere l’Ucraina in soli due giorni? Perché pensavano che fosse possibile al punto da scrivere anzitempo articoli e proclami? C’è un’altra imprevedibilità da spiegare.

La seconda imprevedibilità: il Presidente ucraino

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di professione faceva il comico e poi ha vinto le elezioni. La sua storia è praticamente uguale a quella del nostro Beppe Grillo.

Il 31 dicembre 2018 Zelens’kyj ha annunciato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del marzo successivo. Nonostante non avesse alcuna esperienza politica, la sua popolarità come comico e le sue posizioni anti-corruzione lo hanno fatto balzare fin da subito in testa nei sondaggi. Dopo essere risultato il candidato più votato al primo turno, il 21 aprile 2019 ha sconfitto al ballottaggio il presidente uscente Petro Porošenko con il 73% dei consensi. Identificatosi come populista, si è attestato su posizioni europeiste e anti-establishment.

da wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Volodymyr_Zelens%27kyj

In tutta evidenza, gli strateghi russi non devono aver assolutamente preso in considerazione che questo attore comico, inesperto di politica, non solo resistesse ma si trasformasse in pochissime ore in un leader carismatico e seguito in Ucraina e nel mondo. Alcuni uomini diventano eroi quando stanno affrontando prove durissime che mettono in gioco le loro vite.

Scrive ancora la Applebaum:  “l’inaspettato carisma e coraggio mostrato da Zelensky potrebbe avere alimentato la resistenza ucraina e avere fatto saltare i piani russi di una veloce conquista del paese ma non solo: potrebbe avere ribaltato anche i calcoli di ministri degli Esteri, direttori di banca, dirigenti d’azienda e migliaia di persone comuni”.

Non solo Katrina, 23 anni, un futuro davanti a sé, rimane a Kiev, ma in tutta l’Ucraina si sono mobilitati uomini e donne a difesa della loro Patria. Se non avessero un leader forte probabilmente non avrebbero giurato difesa delle loro terre. La resistenza ucraina sta organizzandosi, dunque, in stile partigiano. Ciò ha per molti osservatori fatto saltare i piani di guerra russi di una rapida conquista del Paese.

Ma tutto ciò non basta: l’Ucraina è troppo debole militarmente per resistere formalmente (a parte la resistenza partigiana, appunto). C’è un’altra imprevedibilità da considerare.

La terza imprevedibilità: le reazioni dell’Europa e del mondo

Qualche giorno fa l’ONU ha votato una risoluzione che condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. Non è un atto qualsiasi, perchè oltre all’esito – la stragrande maggioranza di Paesi che l’hanno appoggiata (141 Paesi su 193, e solo 5 contrari) – questa risoluzione è particolarmente significativa.

Solo 8 anni fa, precisamente il 27 marzo 2014, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò una risoluzione non vincolante che dichiarò il referendum della Crimea appoggiato da Mosca non valido. La risoluzione venne approvata con 100 voti a favore, 11 contrari e 58 astensioni tra le 193 nazioni membri ONU.

Da allora, quindi, lo stesso atto della Russia, ovvero l’annessione di un territorio appartenente ad un altro Paese sovrano, ha avuto ben 43 Paesi in più favorevoli e 6 Paesi in meno contrari. Deve essere successo qualcosa a livello geopolitico. La Russia sta perdendo del tutto la sua fama di Potenza influenzante le sorti mondiali? Paesi che tradizionalmente sono orientati verso Mosca hanno cambiato radicalmente idea, come la Serbia.

Non solo Il mondo si sta ribellando (141 su 193) ma l’Europa ha mostrato una coesione estera come non è mai accaduto.

“Sono cambiate politiche estere che sembravano pressoché immutabili, come quella della Germaniacommenta ancora la Applebaum -, partiti politici europei che fino a poco tempo fa erano apertamente schierati con Putin hanno preso le distanze in maniera molto netta, come la Lega, sono state adottate sanzioni senza precedenti che hanno colpito il presidente russo e i suoi collaboratori più stretti.

Le reazioni a livello mondiale sono state rapide e nette, non solo in termini economici, ma anche in termini virtuali.

Il Ministro Ucraino della transizione digitale ha 31 anni ha fatto anche lui qualcosa di imprevedibile a livello internazionale.

Il ministro per la Trasformazione digitale dell’Ucraina, con la sua rete di contatti e soprattutto con i suoi tweet, ha convinto decine di aziende della Silicon Valley a boicottare la Russia e ad aiutare Kiev. «La sua abilità è straordinaria»

Da corriere.it

Il Ministro è riuscito dove mai era riuscito alcuno al mondo: convincere le compagnie informatiche a boicottare la Russia. Mai avevano preso posizioni così nette la Apple, la Microsoft, e altre.

Cosa succederà ora

Cosa succederà, si chiedono tutti. Il mondo sta assistendo a tre imprevedibilità: la guerra di Putin, la leadership di Zelensky, la reazione del mondo. Tre imprevedibilità sono troppe da comprendere, soprattuto perchè è la prima volta che in breve tempo l’ordine mondiale che si presumeva stabile si è destabilizzato con almeno tre dinamiche velocissime e nette.

Il mio punto di vista che vale quel che vale è che la Russia faticherà non poco ad annettere l’Ucraina formalmente, ma Putin perderà il mondo.

In tutto ciò, penso che Katrina, 23 anni, che sa che andrà probabilmente incontro a periodi molto difficili abbia ragione: “Believe in our victory” perché di per sé l’Ucraina sta dando esempi al mondo che mai sono stati dati.

Vada come vada, il mondo non sarà più come prima.

Immagine di copertina da: https://news.artnet.com/opinion/ukraine-invasion-museums-oped-2077801

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