Prendiamo le rotonde con filosofia. Nel senso che nessuno sa come prenderle.
Nel mio Comune, come in tante altre parti, si privilegiano le rotonde per snellire le code. Ma sappiamo davvero prenderle le rotonde? In realtà no. Dopo qualche episodio di reciproco insulto a suon di gestacci, ho deciso di verificare effettivamente chi ha ragione e chi torto. La conclusione è molto semplice: in generale noi italiani non sappiamo affrontare una rotonda. Ovvero, tutti pensiamo di essere gli unici titolari della precedenza.
Lo scorso anno, marzo 2017, il MIT – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – emanava una circolare per il conseguimento della patente dove analizzava gli errori più frequenti che potevano costare la bocciatura immediata nella prova pratica dell’esame della patente e, a pagina 16, affrontava l’argomento rotatoria nel paragrafo “d) Comportamento da tenere quando si deve affrontare una intersezione con circolazione rotatoria (più comunemente chiamata “rotatoria”)”.
Una questione interessante (e incredibile) è che le rotonde “che senza dubbio funzionano e assolvono allo scopo che si prefiggono, nonostante la loro diffusione, fino ad oggi il Codice della Strada non le cita in nessuno dei suoi 200 ed oltre articoli” come si riporta nel sito polizialocale.com.
E quindi? Si applicano le regole delle comuni intersezioni ovvero degli incroci, ipotizzando che le conosciamo, ovviamente. Secondo la circolare MIT:
a) la rotatoria è comunque un’intersezione con i segnali di dare la precedenza (figura II 84 e figura II 27 del regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada) quindi è un incrocio con le medesime regole.
b) le uscite dal carosello posso essere considerate analogamente a delle svolte quindi si deve apporre la segnalazione (freccia)
c) in mancanza di specifico segnale di “DARE PRECEDENZA”, solitamente apposto incorrispondenza delle immissioni nella rotatoria, vige il principio dell’art. 145, comma 2, del codice della strada (Quando due veicoli stanno per impegnare una intersezione, ovvero laddove le loro traiettorie stiano comunque per intersecarsi, si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra, salvo diversa segnalazione) e quindi, in tal caso ha la precedenza chi si immette nella rotatoria (ovvero quello che è già all’interno dell’incrocio)
Allora, ricapitolo. La rotatoria è come un incrocio, pertanto alle regole dell’incrocio ci si deve rifare e quando si esce si mette la freccia (…alcune auto non ne sembrano dotate…). Nel caso qui si possono ripassare le regole di precedenza per verificare se le conosciamo bene.
Nel frattempo che studiamo, prendiamo le rotonde con filosofia così almeno evitiamo incidenti.
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