“Esco con i 2003”. Se gli adolescenti sono come le annate dei vini
Pur non essendo un esperto, fino a poco tempo fa, ho sempre creduto che solo i vini venissero caratterizzati dall’annata della vendemmia. “E’ un Amarone del 1997”. “Wow. Eccezionale” rispondono gli estimatori del noto vino della Valpolicella (a questo link i dati per ciascuna annata di Amarone).
Invece mi sbagliavo. Anche per gli adolescenti è lo stesso.
Ho cominciato ad avere questo pensiero quando a fronte delle domande “ma con chi esci stasera?” rivolto alle mie figlie, la risposta era “Ma come papà, esco con i 2000, e ci sono pure dei ’99”, oppure “lo sai, su, esco solo con i 2003”. E l’informazione dell’anno di nascita veniva prima dei nomi delle persone che bisognava chiedere dopo: “Sì, ma chi del 2000 esce con te?”.
Esattamente come i vini. “E’ un vino del 2003”. Si ma quale? Un Bardolino, un Amarone, un Brunello, uno Zibibbo? Perché la qualità può cambiare.
Pertanto ho cercato su google la relazione annata-adolescenti e giudizio (tipo eccezionale, buono, insomma, così-così, stai-alla-larga, bannalo). Ma non ne ho trovate. Meno male. O forse qualcuno ci sta pensando e lo vedremo tra un po’ sul web. Io do l’idea.
Per ora quindi mi tengo la risposta “esco con i 2003” e la mia controrisposta “Sì, ma chi?”. Perché se si è come i vini, allora anche il nome del vino conta. Quando anche gli adolescenti lo capiranno, invertiranno pure loro la sequenza. Diamogli tempo.
Come i vini, appunto.
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