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Mamma (papà): stai per regalare uno smartphone a tuo figlio? Ecco qualche suggerimento tra te e lui/lei.

In un recente incontro su “adolescenti, sessualità e disturbi alimentari”, la Dott.ssa Paola, Spera, che lo ha condotto, ci ha mostrato alcune chicche che riguardano gli smartphone: uno degli strumenti principe per curiosare su siti e fare altro.

Mi hanno colpito una serie di slide che riportavano diciotto regole che una mamma statunitense aveva scritto per il figlio in occasione di uno smartphone regalato. La mamma è, Janell Burley Hofmann vive a Cape Code (Massachusetts, Stati Uniti) con marito e cinque figli. Il suo blog è questo.

Siamo vicini a molte feste dove ci saranno regali e, poiché lo smartphone è il principe dei regali per i ragazzini e le ragazzine, credo sia una buona idea condividere con le mamme (e i papà) quelle diciotto regole. Ben inteso, alcune come italiani ci potranno sembrare un po’ “americane”, ma ognuna offre molti spunti: in sostanza, regalare un telefonino (come lo si chiamava ai vecchi tempi) è anche una presa di coscienza che vi sono dei doveri e degli obblighi da  far rispettare. Incredibile, no?!

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Ecco qui riportate le diciotto regole che la mamma aveva scritto per suo figlio (in questo link quelle del post originario in inglese):

  1. Il telefono è mio. L’ho comprato io. L’ho pagato io. In sostanza, te lo sto prestando. (Sono la migliore o no?)
  2. Saprò sempre la password.
  3. Se suona, rispondi. È un telefono. Dì “ciao”, sii educato. Non provare mai ad ignorare una telefonata se sullo schermo vedi scritto “mamma” o “papà”. MAI.
  4. Consegna prontamente il telefono ad uno dei tuoi genitori alle 19.30 dei giorni di scuola e alle 21.00 nei fine settimana. Verrà spento per la notte e riacceso alle 7.30 del mattino. Se c’è un momento in cui non ti verrebbe da chiamare qualcuno sul suo telefono fisso perché temi che potrebbero rispondere i suoi genitori, allora non chiamare o non scrivere messaggi. Dai retta all’istinto e rispetta le altre famiglie, come noi vorremmo essere rispettati.
  5. Il telefono non viene a scuola con te. Parlaci un po’ con le persone a cui normalmente mandi messaggi. Fa parte delle cose che si devono imparare nella vita. Sui giorni in cui esci prima da scuola o i giorni di gita è necessaria una valutazione caso per caso.
  6. Se il telefono cade nella tazza del water, va in pezzi cadendo a terra o svanisce nel nulla, sei responsabile del costo di sostituzione o riparazione. Taglia l’erba, fai il babysitter, metti da parte i soldi che ti regalano al compleanno. Se succede devi essere pronto.
  7. Non usare la tecnologia per mentire, deridere o ingannare un altro essere umano. Non farti coinvolgere in conversazioni che possono fare del male a qualcun altro. Sii un buon amico e non ti mettere nei guai.
  8. Non scrivere in un messaggio o una mail qualcosa che non diresti di persona.
  9. Non scrivere in un messaggio o una mail qualcosa che non diresti in presenza dei tuoi genitori. Cerca di censurarti, stacci attento.
  10. Niente porno. Cerca sul web contenuti di cui parleresti anche con me. Se hai domande rispetto a qualsiasi cosa, chiedi ad una persona, preferibilmente mamma o papà.
  11. Spegnilo, rendilo silenzioso, mettilo via quando sei in pubblico, specialmente al ristorante, al cinema e mentre parli con un altro essere umano. Non sei una persona maleducata, non permettere all’iPhone di trasformarti.
  12. Non inviare o chiedere foto delle tue parti intime o di quelle di qualcun altro. Non ridere. Un giorno sarai tentato di farlo, a dispetto della tua intelligenza, è rischioso e potrebbe rovinare la tua vita al liceo, all’università, da adulto. Il cyberspazio è vasto e più potente di te. Ed è difficile far sparire le cose da questo spazio, inclusa una cattiva reputazione.
  13. Non fare miliardi di foto e video. Non c’è bisogno di documentare tutto. Vivi le tue esperienze, rimarranno nella tua memoria per sempre.
  14. Lascia il telefono a casa, qualche volta, e sentiti sicuro di questa decisione. Non è vivo e non è una tua estensione. Impara a fare senza. Sii più grande e potente della PDPQ, la Paura-Di-Perdersi-Qualcosa.
  15. Scarica musica nuova o classica diversa da quella che ascoltano milioni di tuoi coetanei. La tua generazione ha un accesso alla musica senza precedenti nella storia. Approfittane, espandi i tuoi orizzonti.
  16. Gioca a qualche gioco di parole o di logica che stimoli la tua mente, ogni tanto.
  17. Tieni gli occhi aperti. Guarda cosa succede intorno a te. Guarda fuori dalla finestra. Ascolta il canto degli uccellini. Fai una passeggiata, parla con uno sconosciuto, fai lavorare la tua immaginazione senza Google.
  18. Farai qualche casino, ti ritirerò il telefono, ci metteremo seduti e ne parleremo. Ricominceremo da capo. Io e te continuiamo a imparare cose nuove, giorno per giorno. Io sono dalla tua parte, sono nella tua squadra. Siamo insieme in questo.

Il prossimo incontro con Paola Spera, organizzato dal Assessorato alla Cultura, è il 9 novembre a Sona (ore 20 e 30 sala del Consiglio) e riguarderà gli aspetti psicologici sottesi alle scelte, in particolar modo alle scelte di orientamento scolastico.

Vieni, scoprirai tante chicche, come quelle di questo post 🙂

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