“Il profumo delle foglie delle viti in autunno”. La sorprendente esperienza della lentezza
“Lo senti il profumo delle foglie delle viti di autunno?” Questa frase presa da un film zappato a caso alla tivù mi ha fatto riflettere. Sarà che sono costretto a rallentare per qualche giorno, sarà che i periodi della vita ti costringono a vedere cose che non vedevi, così mi sono venute alla mente tutte le volte che ho sentito o visto qualcosa grazie alla lentezza e le ho fotografate…
Agosto
In un mare di ciottoli, da centinaia di anni sotto il sole, calpestati da migliaia di persone, erosi da milioni di onde… ce n’è uno che ti guarda.
E’ la lentezza dell’accorgersi, in mezzo alla fretta di sfogliare smartphone alla velocità delle dita.
Settembre
In un chilometro di mura, scegli proprio quel luogo e ti fermi ad attendere l’arrivo di qualcuno. Aspetti che la lentezza faccia il suo corso, non il ritardo, la lentezza… Anche qui un cuore, di muschio, che ti fa compagnia.
E’ la lentezza del fermarsi in mezzo al via vai di persone…
Ottobre
Sei in auto e ti fermi a guardare il tramonto con quei colori, tra milioni di sfumature di rosso e milioni di sfumature di azzurro, proprio quelle, su una strada dove le auto corrono per arrivare il prima possibile…
E’ la lentezza del tramonto, tra i chilometri all’ora delle automobili
Novembre
Corri su una strada di campagna, la solita da anni, la solita che ne conosci ogni metro. Poi un attimo alzi lo sguardo e vedi l’arancione che si staglia sull’azzurro del cielo.
Sembra un albero di natale pieno di palle colorate.
E’ la lentezza di quando alzi gli occhi al cielo.
E quando ti fermi, senti il profumo delle foglie delle viti… Ha ragione la frase del film zappato per caso alla tivù. “Lo senti il profumo delle foglie delle viti di autunno? Ma solo se c’è lentezza nella strada che percorri … Il mondo troppo veloce, come un ladro, ci ruba tutto questo.
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