Il 12 agosto l’Italia sarebbe diventata digitale. Il legislatore: “No, abbiamo scherzato”
Il 12 agosto si sarebbe eliminata la carta dalle Pubbliche Amministrazioni. Basta alberi tagliati, basta faldoni, basta. Solo chiavette con tanti file dentro. Che bello, vero? Già, troppo bello, infatti, per essere vero.
…Un minuto di lettura per capire un po’ (ci riusciremo mai?) la nostra Italia…
Questi i fatti. Una legge emanata 18 mesi fa stabiliva che il 12 agosto 2016 le Pubbliche Amministrazioni avrebbero eliminato per sempre la carta. Tutti i documenti sarebbero stati informatici.
E questa volta gli italiani ci hanno creduto perché non c’è stato il “milleproroghe” che più o meno a Santa Lucia di ogni anno (il 13 dicembre) sposta in là la data.
Tutti a lavorare sodo da mesi, mia Università di Verona compresa, per rispettare la scadenza. Non è facile raggiungere il risultato di eliminare la carta: avete presente quanti moduli e documenti che devono essere convertiti ci sono in una Pubblica Amministrazione? E quante sono le persone che devono essere formate alle nuove necessità? E quanti sono gli strumenti nuovi da introdurre (firme digitali, lettori, workflow, software, …)?
Che ti combina il nostro legislatore? Il 3 agosto, sotto il segno del Leone, sono scritte undici righe alla “condizione numero 17” di pagina 78 del parere VINCOLANTE della Commissione Affari Costituzionali: per “un tempo congruo” si sospende quella scadenza del 12 agosto, stabilita 18 mesi fa e sospesa 9 giorni fa, appunto. Ad un centimetro dal traguardo…
Bene, adesso mi rilasso in questo week end pensando al tanto lavoro fatto per nulla o quasi.
Le “congrue” ingiurie – digitali – le penserò lunedì.
Per altri commenti:
http://www.01net.it/pa-senza-carta-scusate-ci-siamo-sbagliati/
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