Tra la nave Diciotti e Rousseau. Se critichi Salvini ti colpisce Montezuma.
Martedì 26 febbraio nel consiglio comunale del mio Comune sarà discussa una Mozione della Lega che esprime solidarietà ed appoggio al Ministro Salvini sul caso Diciotti.
Qualche giorno fa il Movimento 5 Stelle ha votato sulla piattaforma Rousseau per far giudicare o meno dalla Magistratura il Ministro Salvini. Il fatto era appunto quello della nave Diciotti che nell’agosto 2018 era stata fermata per diversi giorni al largo delle coste sicule con a bordo bambini, donne e uomini provenienti per lo più dall’Eritrea. Salvini è stato assolto da Rousseau. Non sarà processato, perché secondo il M5S “il ritardo dello sbarco della Diciotti è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere”.
Da parte mia ho cercato di approfondire la questione, sapendo bene che mi colpirà il morbo di Montezuma, una dissenteria senza spiegazioni, per il solo fatto di avere cercato di criticare – senza rancori particolari – Salvini. Ho scoperto però che anche “Lui”, incredibilmente, potrebbe sbagliare.
Cosa è successo per far portare Salvini davanti alla Magistratura? Di quale interesse dello Stato si sta parlando?
Cosa fa la Magistratura
La magistratura afferma che (qui il link alla richiesta di processo):
- l’obbligo di salvare la vita in mare costituisce un preciso dovere degli Stati e prevale su tutte le norme
- Il Ministro Salvini negò per cinque giorni alla nave Diciotti (con 177 persone a bordo) di attraccare nel porto di Catania
- Si è ipotizzato da parte della Magistratura il reato di sequestro di persona poichè “il Sen. Matteo Salvini, nella sua veste di Ministro e pubblico ufficiale, ha abusato delle funzioni amministrative attribuitegli”
- Violazione della Convenzione internazionale SAR (ratificata in Italia con Legge n. 147/89) per far attraccare le navi in luoghi sicuri
- Violazione della legge 47/2017 (legge Zampa) che obbliga gli Stati a non respingere i minori
Secondo i Giudici Salvini è mosso da “volontà politica” per portare all’attenzione dell’Unione Europea il “caso Diciotti” e non è al di sopra della legge. Secondo i Giudici non si è trattato di un interesse dello Stato, in quanto quei migranti non potevano rappresentare una minaccia. Se non politica, appunto.
Chi c’era a bordo della Diciotti
Prendo spunto da una rivista molto autorevole dal punto di vista giornalistico, l’Internazionale. In un suo lungo articolo, che qui collego, sostanzialmente afferma che:
- la maggioranza delle persone a bordo viene dall’Eritrea (130). Sono persone che hanno una nazionalità che assicura una protezione internazionale quasi automatica in tutti i Paesi europei
- Le donne presenti sono tutte giovanissime, hanno meno di vent’anni. Molte di loro sono partite quando erano minorenni.
- “Abbiamo accolto 27 bambini, il più magro sarà stato un po’ più basso di me e sarà pesato una trentina di chili, la gamba con lo stesso diametro del mio polso”, scrive un’operatrice. “Uno non riusciva a camminare perché era pieno di dolori. Tre avevano delle bende lerce al polso, al piede e al braccio sparato”.
In un altro articolo dell’Osservatore Romano si afferma che le donne sono state più volte ripetutamente violentate lungo il cammino migratorio durato anni.
I migranti sono andati nella struttura di Messina messa a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana che avrebbe avuto un ruolo chiave nel risolvere la situazione. Gli altri sono andati verso l’Irlanda, Paese comunitario, e l’Albania, che è fuori dalla UE.
Cosa fa l’Unione Europea
In un recente articolo su questo blog ho approfondito la questione migratoria così come affrontata dall’UE. In pratica la conclusione è: l’UE fa ciò che i Governi le permettono di fare. Se non ha mezzi per la questione migratoria è perché i Paesi non hanno fornito all’UE quei mezzi. Che l’Italia sia stata lasciata sola è un dato di fatto. Ma è altrettanto vero che l’Italia è al più un Paese di approdo, non di rifugio.
Questo il grafico della situazione migratoria in Europa:

A cui si aggiunge che nei primi sei mesi del 2018 in Italia sono sbarcati circa 15 mila migranti. Quindicimila. Quindi non c’è un’invasione. E l’Italia è all’ultimo posto come presenza di migranti.
Cosa dicono i giornali (neutrali)
Il Corriere della Sera pubblica un articolo dal titolo “I Ministri non sono al di sopra delle leggi”.Indipendentemente da valutazioni politiche, il Corriere segue un percorso chiaro sul caso Diciotti.
Dopo l’iniziale «Processatemi!», declamato a gran voce dall’interessato con l’invito ai senatori del M5S a votare secondo coscienza, Salvini — per evitare una possibile condanna e la caduta del governo — ha infatti fatto una brusca marcia indietro, affermando che la sua è stata una decisione «politica» e chiedendo la solidarietà dell’alleato di governo e dello stesso premier.
E più ancora
Salvini non ha competenza sui porti che è di Toninelli, e se solo dopo lo sbarco la competenza diviene del ministro dell’Interno, il suo impedire un attracco configura un abuso di potere
In pratica, Salvini ha agito senza poteri, ma nessuno ha osato dire di no.
Dove sbaglia Salvini
Il Ministro dell’Interno Salvini Matteo compie un atto che lo fa andare oltre trattati internazionali, costituzioni, leggi e competenze ministeriali per mostrare all’UE che l’Italia non scherza sul tema.
Sul fatto della migrazione non c’è in effetti nulla per cui scherzare: è argomento troppo complesso, che le critiche da bar tipo “rimangano a casa” non riusciranno a fermare.
Quali sono i sistemi per regolare l’immigrazione? Perchè che vada regolata non vi sono dubbi.
Ci sono Paesi come l’Australia o il Canada che hanno modelli per la gestione del fenomeno. Nessuno di quei due Paesi (che consideriamo democratici e moderni, vero?) lascia per giorni navi al largo degli Oceani, dove sotto il sole cocente ci sono bambini malnutriti, donne ripetutamente violentate, vecchi ammalati.
Mi pare che il “modello Salvini”, cioè lasciamoli in mare per giorni, sia complesso da far considerare “tutela di un interesse dello Stato”. Invece di dileggiare le istituzioni come in questo video (da cliccare) bisognerebbe che studiasse un po’ di più modelli alternativi al “noi ce l’abbiamo duro” di Bossiana memoria.
Ecco, ho criticato Salvini. Mi colpirà Montezuma. Qui i terribili effetti. Amen.
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